Le Monde incorona il Parmigiano Reggiano

“Patrimonio inestimabile e simbolo del Made in Italy in tutto il mondo” anche per il prestigioso giornale francese

La patria del formaggio incorona il Parmigiano Reggiano. C’è ragione di andar fieri delle nostre eccellenze se perfino i francesi, campioni europei dell’amor di patria e molto competitivi con i prodotti italiani, come il vino per esempio, dedicano un riconoscimento al nostro Parmigiano Reggiano sul prestigioso Le Monde.

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“Il Parmigiano simbolo del made in Italy in tutto il mondo”, il titolo inequivocabile dell’articolo di Philippe Ridet, che racconta come la qualità del nostro formaggio e l’affidabilità dei suoi produttori abbia permesso nel 2009 alla banca Credem di accettare 450mila forme a garanzia di un prestito, come se si trattasse di lingotti d’oro. Dopo il terremoto, prosegue Ridet, c’è stata la corsa per salvare le forme di Parmigiano, come si sarebbe fatto con il patrimonio artistico e per finire l’irruzione del nucleo antisofisticazione alla fiera dell’agroalimentare di Villepinte per sventare le imitazioni truffaldine, come se si stesse parlando di pregiate borse di Louis Vuitton.

L’eccellenza non nasce dal nulla, ovviamente. Tutto parte dalle materie prime come il latte crudo scremato, delle vacche delle zone di Reggio, Parma e Modena, e poi con la lenta stagionatura, di almeno 12 mesi. Ma il vero segreto, e qui noi italiani facciamo la parte degli svizzeri, è nel rigore dei controlli nelle fasi di produzione e commercializzazione: solo le forme perfette diventano Parmigiano Dop (denominazione di origine protetta, dal 1996). Il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti ammette: “Una buona parte del budget del Consorzio (stimato intorno ai 30 milioni di euro), se ne va in controlli. Nel 2013 sono state analizzate tre milioni e mezzo di forme e sono stati ispezionati 700 punti vendita”. Con buona pace di chi non crede nella meticolosità italiana. “E’ vero, è costoso, ma – conclude Deserti – questo è l’unico modo per garantire la qualità”.
Questo attestato di stima viene non a caso dalla Francia, Paese che si piazza al primo posto nel mondo per importazione di Parmigiano Reggiano, con il suo 19%. Supera il Regno Unito al 17,1% e la Germania al 16,9%, mente gli Stati Uniti si fermano solo al 16,5%. L’esportazione è la forza dei prodotti italiani, a maggior ragione nel periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Nel mondo cresce la voglia di Parmigiano Reggiano: Arabia Saudita +93%, Brasile +130% e addirittura in Indonesia l’incremento della domanda è stato del 140%. La produzione del Parmigiano Reggiano è destinata all’estero per il 34%, ma spiega Deserti “l’obiettivo è il 50%”.
Ecco quindi che il Parmigiano Reggiano, prodotto di lusso e di consumo, simbolo del “Made in Italy” diventa anche un prezioso strumento per resistere alla crisi.

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