Il cibo del futuro-si salvi chi può!

 

Godiamoci cappelletti ed erbazzone finchè possiamo, perché dal 2050 mangeremo alghe e meduse. O almeno così sostiene il noto giornalista gastronomico Stefan Gates del Guardian. Le meduse sono infatti un cibo povero di calorie, molto apprezzato in Cina. Le alghe invece sono ricche di proteine e vitamine.

Siamo poco aperti in fatto di cucina, mangiamo sempre le stesse cose. Il cibo è un’avventura” dice Gates, anche se concede che mangiare meduse “può apparire un tantino strano”.

Il futuro ci porterà anche formaggio vegano, carne in vitro e anche gli allergici alle arachidi potranno mangiare noccioline. La ditta canadese Aranex Biotech sta infatti utilizzando un sistema di modifica dei genomi che neutralizza gli allergeni delle arachidi. Shir Friedman – co-fondatore di Modern Agricolture Foundation – vuole invece produrre petti di pollo in laboratorio “come fanno i ricercatori con gli organi per i trapianti”. Nell’ottica di una perfetta sostenibilità ambientale della produzione di cibo. La Real Vegan Cheese invece vuole produrre formaggio senza “l’aiuto” delle mucche. Come? Modificando il lievito di birra per produrre caseina e albumina.

Un sondaggio Doxa commissionato da Coop ci indica però che siamo preparati. Gli intervistati hanno risposto di aspettarsi per il futuro cibo in pillole e insetti.

Indubbiamente i temi della sostenibilità ambientale della produzione del cibo sono importante. Lasciateci però tirare un sospiro di sollievo quando metteremo in tavola tortelli verdi  e lambrusco!

tortelli verdi

Buon Appetito …per ora…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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