A Imola inaugureranno il 18 Aprile due mostre dell’artista Marco di Giovanni. La prima sarà un’antologica delle sue opere, al museo di San Domenico, la seconda sarà una personale, presso l’associazione BeCube incentrata sugli ultimi lavori che hanno come protagonista il tema del cibo: “L’infinito commestibile”. L’infinito commestibile è incentrata su un’installazione complessa: un video con sonoro, una scultura in ferro, dei tavoli da birreria ma soprattutto una serie di opere su carta che rappresentano, sotto forma di diario visivo, un’annotazione meticolosa di tutto ciò che l’artista ha ingerito in forma solida o liquida negli ultimi undici mesi. Una sfida documentaristica, oltre che artistica, al consumo, al cibo/materia. E immersi tra tazzine, bicchieri, ossa, piatti elaborati o semplici patatine, caffè, cornetti saranno diffusi suoni – rielaborati in collaborazione con Gianluca Favaron – che rimandano alla masticazione, alla deglutizione e la digestione dell’artista. Una riflessione quindi sull’ossessione verso il cibo, la meccanizzazione del rito, l’assordante circo che si muove intorno ad esso. Tutto quello che è distante anni luce dalla ricerca di prodotti naturali, e il gusto di condividere il piacere conviviale “eccezionalmente quotidiano” che cerchiamo noi di Foodemilia. Al Museo di San Domenico invece saranno esposte le opere che Di Giovanni ha realizzato negli ultimi 5 anni dove sarà possibile vedere la sua evoluzione intorno ai temi del quotidiano e il suo pensiero: cos’è materia, cos’è reale? Sempre per l’associazione BeCube, invece, il 18 marzo si terrà l’esposizione di Eraldo Baldini su “I riti della tavola in Romagna – Il cibo e il convivio: simbolismi, tradizioni, superstizioni”. Per informazioni: Museo di San Domenico tel. 0542 602609 musei@comune.imola.bo.it http://museiciviciimola.it BeCube cell. 333 6492298 becube.social@gmail.it facebook: becube Ufficio stampa Sara Zolla cell. 346 8457982 sarazolla@gmail.com
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